Chi sono

 CHI SONO


Mi chiamo Barbara Forti, abito a Cesena, ho un marito e due figli, sono laureata in lingue straniere e ho fatto il  direttore dei servizi amministrativi in una scuola superiore di Cesena.

Mi piace collezionare vestiti vintage, leggere libri di storia del costume e della moda, fare ricerche genealogiche della mia famiglia negli archivi storici, andare a teatro, al cinema, viaggiare ...anche ...con la fantasia, chiaccherare con le mie amiche.

Ricordo che fin da piccola mi piacevano i bei vestitini:

 

Qui ho 2 anni, sono a Roma con il mio babbo, e indosso un completino con pantaloncini bermuda  e gilet e una camicetta di popeline bianco. In testa come accessorio porto un bel fiocco di raso e scarpine alla bebè bianche.

 

Questo è il mio primo vestito da sera. E' il mese di giugno, sono alla Fiera della Settimana Cesenate, non ho ancora 2 anni e mi sento molto elegante.

 

E gli anni passano...

 

 

Questo cappottino di tweed beige e viola lo ha indossato agli inizi negli anni '70. Il vestitino è rosso di lana fatto a maglia con i ferri. L'ombrellino , gli stivaletti di pelle neri allacciati alla caviglia e...i libri di scuola sono i miei accessori.   

 

 

La tutina con short è in jersey nero. La farfalla applicata sulla tutina è in pelle e l'ha ricamata mia cugina. Le scarpe sono del calzaturificio Casadei.

 

Poi un giorno, un pò di anni dopo, è nato...

 il mio interesse per il vintage

 

Il mio è un interesse culturale ed estetico che ha preso forma un pò all'improvviso una trentina di anni fa, quando un giorno nel periodo di carnevale  mi recai a Bologna al  mercato della Montagnola e vidi appeso ad una bancherella un vestito rosso di tulle, leggero e sfacciato nello stesso tempo, che catturò subito la mia attenzione e decisi all'istante di acquistarlo.

Da quel giorno iniziai a frequentare i mercatini in cui potevo trovare abiti del passato e mi diedi anche da fare per reperirli nei vecchi guardaroba di famiglia, in particolare delle mie cugine un pò meno giovani di me, alle quali il piacere del vestire alla moda non aveva mai fatto difetto.


Il mio interesse probabilmente ha le sue radici nell'infanzia e fanciullezza, quando mi fermavo nel negozio di parrucchiera della mia mamma frequantato anche da donne a cui piaceva ben vestire

 

o  quando negli anni sessanta mi recavo in vacanza dalla zia e dalle mie cugine a Roma e mi capitava  di accompagnarle nei negozi del centro che per me, ragazzina di provincia, avevano un fascino particolare.

 

Collezionare abiti negli ultimi decenni è diventato per  me un modo di approfondire la storia del costume e delle vicende culturali di un'epoca che ha segnato la mia infanzia, un'epoca verso la quale, anche attraverso un abito, provo una sottile nostalgia per cose belle che sono rimaste belle a dispetto del trascorrere del tempo.

Ma si  tratta di una nostalgia che poi si trasforma nel piacere di vedere quell'abito di ieri indossato dalla ragazza dell'oggi, che lo fa senza forzature, con un tocco di creatività che le dona una nota di originalità, nota sempre più rara in un mondo contraddistinto dalla crescente omologazione dei gusti e degli atteggiamenti.

 

In questi anni ho visto crescere attorno a me l'interesse per gli abiti vintage e ciò mi fa sentire in buona compagnia, anche se oggi trovare un vestito del passato a prezzi contenuti sta diventando un'impresa sempre più ardua. Ma forse è bene così: le cose belle meritano di mantenere il loro valore, specialmente se sappiamo reinterpretarle in modo creativo, rendendole a noi contemporanee.


Barbara Forti